Progetto Arca è in prima linea per offrire pasti e aiuto concreto sul campo e garantire accoglienza a chi ha perso tutto

Dal 28 febbraio, pochi giorni dopo l’inizio delle ostilità, siamo partiti per portare assistenza e beni di prima necessità al confine ucraino, a Sirét, in Romania. Ancora oggi siamo presenti in Polonia, a Przemyśl e in Ucraina, a Černivci e a Mostyska e ogni giorno in Italia offriamo accoglienza e supporto ai profughi che, nella disperazione, hanno raggiunto il nostro Paese.

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Il nostro intervento sul campo

Il primo aiuto per la popolazione ucraina a cui la guerra ha strappato via tutto

Milioni di persone, spaventate e completamente disorientate sono fuggite dal proprio Paese, dopo aver dormito per settimane nei bunker sottoterra. Al confine rumeno e a quello polacco abbiamo portato il nostro supporto offrendo prima accoglienza, cibo e beni essenziali,  facilitando i viaggi e i ricongiungimenti familiari.

Ancora di più sono le persone che non hanno voluto abbandonare l’Ucraina, ma non hanno più una casa e hanno perso tutto. All’interno del territorio ucraino abbiamo allestito due tensostrutture da 400 mq per gli sfollati interni: una offre ospitalità per la notte a 100 persone, l’altra è una mensa con una grande cucina da campo che distribuisce 2.000 pasti al giorno.

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Gli aiuti umanitari diretti al confine

Continuiamo a inviare tir di beni e alimenti, diretti dove c’è più bisogno

In Italia continuiamo ad organizzare invii periodici di beni di prima necessità al confine ucraino: tende, sacchi a pelo, indumenti, prodotti per l’igiene in particolare dei bambini e alimenti vari.

Da marzo a fine maggio sono partiti più di 25 tir diretti al confine rumeno, a quello polacco e nel territorio ucraino. Oltre 200 tonnellate di beni hanno raggiunto chi ne aveva più bisogno, raccolti anche grazie ai cittadini e alle aziende che hanno risposto al nostro appello.

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L’accoglienza dei profughi in Italia

Finalmente al sicuro dopo un viaggio lungo e disperato.

A Milano, nei pressi della Stazione Centrale, è aperto 7 giorni su 7 un Hub di prima accoglienza. Qui i profughi ucraini possono riposarsi per levarsi di dosso un po’ della fatica di un viaggio disperato, ottenere informazioni, ricevere un pasto caldo e abiti di ricambio.

Abbiamo garantito un riparo a oltre 100 persone, rimettendo a nuovo tre strutture di accoglienza. Oltre alla mensa e al servizio di guardaroba, gli ospiti possono usufruire dell’accompagnamento delle nostre èquipe, dell’orientamento dei mediatori e di tutto il supporto psicologico di cui hanno bisogno.

Aiutaci in questa emergenza